lunedì 13 luglio 2015

Il pudore di essere Social

Come per giustificare un qualcosa di sbagliato e culturalmente non nobile, un buon numero di persone, tipicamente dall'atteggiamento alternativo radical chic o duro e tormentato, tende a minimizzare agli occhi degli altri l'uso che fa dei Social.

Le tipiche frasi di chi ha pudore nel frequentare i Social Network sono:
"per caso sono entrato su Facebook e...",  "non ci entro quasi mai su Twitter ma ho letto....", "ieri casualmente ho visto una foto su Instagram...", "un mio amico mi ha fatto vedere dal suo smartphone...", "non mi collegavo da mesi e...",  

La cosa strana è che spesso a farlo sono proprio i social addicted e nomofobi, un po' come i drogati che dicono "smetto quando voglio".

Avviene una cosa simile anche per altri argomenti: spesso per il calcio ("casualmente ho sentito il risultato..."), per le trasmissioni TV ("facendo zapping per caso mi fermato a vedere Amici..."), per alcuni tipi di libri ("in spiaggia mi hanno prestato l'ultimo di Fabio Volo") o per i film poco impegnati ("mi hanno portato a vedere il cine-panettone").

Certamente sono molti coloro che entrano a curiosare senza postare mai nulla o con profili Fake per non dare evidenza di essersi abbassati a livello di un Social diffuso e popolare.

A queste persone bisogna dire: rilassatevi, non vi si fila nessuno.

Image courtesy of jesadaphorn / FreeDigitalPhotos.net

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