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sabato 14 dicembre 2013

BYOAIO - Bring Your Own All In One (Porta il tuo tutto in uno)

BYOAIO, l'impronunciabile e quindi inutilizzabile acronimo che ho appena inventato, sintetizza il concetto del Porta il Tuo Tutto in Uno.

Mutuando l'ormai noto BYOD (Bring Your Own Device) cioè Porta il Tuo Dispositivo (http://it.wikipedia.org/wiki/Bring_your_own_device), il concetto iniziale è stato successivamente  esteso anche con  BYOT (Bring Your Own Tecnology) , BYOP (Bring Your Own Phone) e BYOPC (Bring Your Own PC), fino al BYOAIO (Bring Your Own All In One) di cui sopra.

L'idea generale per le aziende è quella di consentire, anzi facilitare,  l'utilizzo degli strumenti personali anche nel contesto lavorativo, quindi di permettere ai propri collaboratori di accedere alle risorse condivise (rete internet, intranet, repository, documenti, stampanti, email, ecc.) tramite i propri Device (PC, Smartphone, Tablet, ecc.).
E' verificato che questo approccio, in un contesto di ufficio moderno in cui si lavora sempre con il computer e si è sempre connessi (Always On) alle reti Internet ed Intranet oltre che a quella telefonica, porta alle aziende soprattutto dei benefici ma anche degli oneri.

Infatti, se da un lato sicuramente è un risparmio per l'azienda, avvantaggia la rapida produttività di coloro che lavorano temporaneamente in quel contesto ed in generale favorisce la capacità di connessione delle persone, che quindi dedicano inevitabilmente più tempo alle attività portandosi sempre dietro i propri strumenti durante l'orario di lavoro ed anche oltre, dall'altro obbliga a dotarsi di sistemi (es. WiFi) che consentano il BYOD in modo facile e trasparente.
Fondamentale inoltre è l'implementazione di meccanismi di sicurezza per evitare che accessi non certificati o manovre incaute possano causare problemi sui sistemi aziendali.

Dal punto di vista del collaboratore che utilizza il proprio device anche in ufficio, la cosa solitamente dopo una iniziale naturale avversione non è più così mal vista, a patto che non generi dei costi aggiuntivi e che qualsiasi add-on (es. software) venga fornito dall'azienda.
In fondo il BYOD permette di non dover portarsi dietro sempre un doppio oggetto e di lavorare al meglio con uno strumento ben conosciuto che in ogni caso già si possiede e si utilizza anche nella vita personale.

Tornando al concetto BYOIAO, sembra ormai evidente che le varie proposte e richieste di mercato, supportate dalla nuove tecnologie, stiano convergendo verso l'oggetto unico. Uno strumento personale in grado di essere telefono, personal computer, office, libro, lettore multimediale, tv, telecomando, ecc., quindi un qualcosa di completo che include All In One tutte le funzionalità.

Le capacità  elaborative degli smartphone/tablet sono già al top, quindi in grado di poter supportare APPlicazioni sempre più complesse e funzionalità evolute di tipo Cloud.  
Per la gran parte delle esigenze anche lavorative sono già ampiamente sufficienti per capacità elaborativa, connettiva e grafica, solo nella ergonomia mostrano dei limiti dovuti alle piccole dimensioni.

In breve tempo avremo il nostro unico personalissimo All In One, sempre lo stesso, potentissimo, che ci accompagnerà in tutte le attività che faremo, in ufficio, a casa, in viaggio ecc.
Nei diversi ambienti ci sarà la possibilità di potergli associare velocemente dei device wireless a seconda delle esigenze (monitor, tastiera, proiettore, stampante, ....).

Nessuno potrà e vorrà più farne a meno del proprio Tutto in Uno, rifiuteremo l'utilizzo di qualsiasi altro strumento che ci verrà proposto perchè avremo il nostro inseparabile Lui (ho immaginato che lo tratteremo con dignità di persona).

Forse il BYOH (Bring Your Own Him) è alle porte.



Image courtesy of FrameAngel / FreeDigitalPhotos.net