Non può si fare a meno di notare quanto spazio venga dedicato al nude look femminile ed al gossip soft erotico nelle homepage dei più importanti quotidiani sportivi.
Fermo restando che trovarsi di fronte una foto di Belen è sempre un piacere per tutti (o quasi) noi maschietti, la cosa che colpisce è la numerosità di questi spot/fotogallery/news e le modalità subdole con cui vengono proposti.
Qualsiasi scusa, tirata per i capelli o spesso proprio inventata, è buona per fare un titolo invitante da collegare in qualche modo al mondo dello sport o ai suoi protagonisti e piazzare un culo perizomato e un paio di tette ben posizionate in prima pagina.
Sarei molto curioso di conoscere gli analytics di questi famosi portali, vorrei verificare il numero di accessi, i canali di acquisizione e le statistiche del comportamento dei visitatori per capire come si giustifica una proposta così invasiva rispetto alle notizie sportive.
Una cosa è certa, una scelta editoriale di questo tipo, fatta da testate importanti differenti, non è casuale ed ha sicuramente un ritorno economico significativo.
Probabilmente si punta sull'istinto del maschio italiano che, una volta entrato sul sito per leggere news della propria squadra del cuore, viene distratto dalla foto di una bella gnocca e sfogliando la fotogallery si dimentica anche per chi fa il tifo.
Non credo che ci sia chi entra appositamente per quel motivo in Tuttosport, Sportmediaset, Gazzetta o Corriere dello Sport ma, una volta elaborato l'input visivo, l'attrazione verso l'altro sesso supera ogni altro tipo di curiosità.
Su questo aspetto fanno leva le strategie di web marketing di questi giornali, in pratica sono le stesse dei piccoli blog che inseriscono banner porno per recuperare qualche soldo.
Così crescono i tempi di permanenza nel sito, i Pay per Click ed i Pay per Impression aumentano e di conseguenza anche le revenue.
Nessuno scandalo, da vecchio bacchettone quale sono però devo dire che mi sembra evidente una caduta di stile.
Pecunia non olet, mi domando però come facciano le grandi firme giornalistiche ad accettare che i loro articoli ed editoriali vadano a finire vicino ai selfie scattati in bagno da qualche WAGS (Wives And Girlfriends of Sportsmen).
Si parla di sport, in fondo un argomento leggero, ma la tendenza sta estendendosi anche ai giornali generalisti.
Le entrate economiche dovute alle vendite delle copie cartacee diminuiscono sempre di più, in qualche modo vanno compensate e si sa che da sempre........Tira più un P.D.F. che un carro di buoi.