Negli ultimi tempi si è tornati a parlare molto di contenuti, in particolare riguardo la qualità degli stessi, aspetto indicato come fondamentale per la visibilità sul web e per il posizionamento sui motori di ricerca.
Sono andato a ritrovare su internet "Content is King", un vecchio articolo di Bill Gates che viene spesso citato.
A leggerlo oggi sembra addirittura un po' obsoleto, alcune sui visioni si sono poi verificate pienamente, altre un po' meno, altre sono state già superate da tempo, ma ritengo sia interessante soprattutto considerando l'autorevolezza di chi ha scritto l'articolo 18 anni fa.
Come ho già fatto per altri articoli storici e significativi per il mondo web/informatico, l'ho tradotto in modo da facilitarne la lettura in italiano, la condivisione e la discussione.
Sono andato a ritrovare su internet "Content is King", un vecchio articolo di Bill Gates che viene spesso citato.
A leggerlo oggi sembra addirittura un po' obsoleto, alcune sui visioni si sono poi verificate pienamente, altre un po' meno, altre sono state già superate da tempo, ma ritengo sia interessante soprattutto considerando l'autorevolezza di chi ha scritto l'articolo 18 anni fa.
Come ho già fatto per altri articoli storici e significativi per il mondo web/informatico, l'ho tradotto in modo da facilitarne la lettura in italiano, la condivisione e la discussione.
L'articolo originale non c'è più in nessuna pagina Microsoft, pertanto sono partito da un testo trovato in rete su un sito non ufficiale (http://www.craigbailey.net/content-is-king-by-bill-gates/).
Il Contenuto è RE
(libera traduzione dell'articolo "Content is King" di Bill Gates del 01/03/1996)
Come mi aspettavo, verranno fatti molti soldi veri su Internet grazie ai contenuti, proprio come è successo in passato per le trasmissioni televisive.
La rivoluzione televisiva, che ha avuto inizio mezzo secolo fa, ha generato un certo numero di attività produttive, tra cui quella della industria dei televisori, ma a lungo termine quelli che hanno avuto i maggiori benefici sono stati coloro che hanno utilizzato il mezzo per fornire informazioni ed intrattenimento.
Nel caso di una rete interattiva come Internet, la definizione di "contenuto" diventa molto ampia.
Ad esempio, il software è un tipo di contenuto di estrema importanza, che per Microsoft rimarrà di gran lunga il più importante.
Ma le grandi opportunità per la maggior parte delle aziende riguardano la fornitura di informazioni o di intrattenimento.
Nessuna azienda è troppo piccola per partecipare.
Una delle cose stimolanti di Internet è che chiunque con un PC ed un modem può creare e pubblicare un qualsiasi contenuto. In un certo senso Internet è l'equivalente multimediale della fotocopiatrice, consente di duplicare a basso costo del materiale, non importa quanto sia esteso il pubblico.
Internet permette anche la distribuzione di informazioni in tutto il mondo con costi marginali per l'editore, praticamente pari allo zero. Le opportunità sono notevoli e molte aziende si stanno organizzando per creare contenuti per Internet.
Ad esempio, la rete televisiva NBC e Microsoft hanno deciso recentemente di entrare insieme nel business della notizie interattive. Le nostre aziende creeranno una propria rete di notizie via cavo, la MSNBC, ed un servizio interattivo di notizie su Internet. NBC manterrà il controllo editoriale sulla joint venture.
Mi aspetto che le società si faranno una intensa concorrenza e ci sarà abbondante possibilità di fallimento, così come già è successo per tutte le categorie dei contenuti più popolari, non solo per il software e le notizie, ma anche per i giochi, l'intrattenimento, i programmi sportivi, la pubblicità e per le comunità on-line dedicate agli interessi più comuni.
Le riviste su carta stampata hanno lettori che condividono interessi comuni.
E' facile immaginare che queste comunità saranno servite on-line con delle edizioni elettroniche.
Ma al fine di avere successo online, per una rivista non è sufficiente prendere semplicemente ciò che ha in stampa e spostarlo nel mondo elettronico. Nei contenuti per la carta stampata non c'è la necessaria profondità o interattività per essere incisivi sui media on-line .
Se le persone devono accendere un computer per leggere una pagina, devono essere ricompensate con informazioni dettagliate ed aggiornate che poi possono analizzare a piacimento.
Hanno bisogno di avere contenuti audio ed eventualmente video.
Hanno bisogno di avere l'opportunità di un coinvolgimento personale che va ben oltre quello che è possibile offrire nelle pagine "Lettere all'editore" presente nelle riviste stampate.
Una domanda che ci si fa di frequente è quanto spesso una stessa azienda che ha un proprio pubblico su carta stampata può avere successo fornendo gli stessi contenuti anche online.
Anche il futuro di alcune riviste cartacee è messo in discussione da Internet.
Ad esempio, Internet sta già rivoluzionando lo scambio delle informazioni scientifiche specialistiche.
Le riviste cartacee in ambito scientifico tendono ad avere piccole tirature, con il conseguente aumento dei prezzi. Le biblioteche universitarie sono una parte importante del mercato.
Si è consolidato un lento, goffo e costoso modo per distribuire informazioni ad un pubblico specializzato, ma non c'era alternativa.
Ora alcuni ricercatori stanno iniziando a utilizzare Internet per pubblicare i risultati scientifici. Questo aspetto sta mettendo a rischio il futuro di alcune importanti riviste stampate.
Con il passare del tempo, il volume delle informazioni presente su Internet diventerà enorme e la cosa sarà inarrestabile.
Anche se per il momento l'atmosfera di corsa all'oro è confinata principalmente negli Stati Uniti, mi aspetto che la cosa dilagherà presto nel resto del mondo, i costi di comunicazione scenderanno e una massa critica di contenuti localizzati diventerà disponibile in diversi paesi.
Per prosperare su Internet, i fornitori di contenuti devono essere pagati per il loro lavoro.
Le prospettive a lungo termine sono buone, ma nel breve termine mi aspetto parecchie delusioni per le aziende fornitrici di contenuti che lottano per fare soldi attraverso la pubblicità e gli abbonamenti.
La cosa non è ancora economicamente produttiva e non lo sarà per qualche tempo.
Almeno finora, la maggior parte del denaro e della fatica investiti nell'editoria interattiva è stato poco più di un lavoro d'amore o uno sforzo finalizzato solo alla promozione di prodotti venduti nel mondo non elettronico. Spesso questi sforzi si basano sulla convinzione che nel tempo qualcuno inizierà a capire come ottenere dei guadagni economici.
Nel lungo periodo, la pubblicità online promette molto bene.
Un vantaggio della pubblicità interattiva è che un messaggio iniziale necessita solo di attirare l'attenzione piuttosto che trasmettere l'informazione completa. Un utente può fare clic su un annuncio per ottenere ulteriori informazioni ed un inserzionista può misurare se le persone lo stanno facendo.
Ma oggi l'ammontare dei ricavi per le sottoscrizioni e la pubblicità realizzata su Internet è vicino allo zero, forse $20 o $30 milioni in totale. Gli inserzionisti sono sempre un po' riluttanti ad utilizzare un nuovo strumento ed Internet è certamente nuovo e diverso.
Una certa riluttanza da parte degli inserzionisti è giustificabile, in quanto molti utenti di Internet sono tutt'altro che entusiasti di vedere la pubblicità.
Una delle ragioni è che molti inserzionisti utilizzano immagini grandi che richiedono molto tempo per essere scaricate con una connessione telefonica dial-up. Anche una pubblicità su una rivista stampata occupa spazio, ma un lettore può girare la pagina rapidamente.
Quando le connessioni a Internet diventeranno più veloci, il fastidio per l'attesa del caricamento di una pubblicità diminuirà e successivamente scomparirà. Ma ciò accadrà tra qualche anno.
Alcuni aziende fornitrici di contenuti stanno sperimentando la proposta di abbonamenti, spesso con il richiamo di alcuni contenuti gratuiti. E' difficile però, perché non appena si richiede una sottoscrizione il numero di persone che visitano il sito scende drasticamente, riducendo per gli inserzionisti il valore della pubblicità.
Un'altra delle principali ragioni per cui il pagamento dei contenuti non funziona molto bene, è che non è pratico per caricare piccole quantità di denaro. Il costo delle transazioni elettroniche rende fastidioso ed impraticabile il caricamento di cifre piuttosto basse.
Ma nel giro di qualche anno i meccanismi miglioreranno e sarà possibile pagare anche pochi centesimi per una informazione.
Se si decide di visitare una pagina che costa un centesimo, non bisognerà fare un assegno o ricevere il conto per posta, ma basterà cliccare su quello che vuoi, sapendo che ti verrà addebitato un centesimo su base aggregata.
Questa tecnologia abiliterà gli editori a far pagare piccole somme di denaro con la speranza di attirare un pubblico vasto.
Se questo accadrà, Internet subirà una spinta in avanti come mercato di idee, esperienze e prodotti, un mercato di contenuti.
Bill Gates (01/03/1996)