domenica 23 marzo 2014

Facebook: tra realtà, mondo virtuale e aldilà

Facebook è un vero social multidimensionale. Spiego il perchè.

È lo strumento che ha permesso a tanta gente di ritrovarsi, ad altre persone di conoscersi su internet per poi poter approfondire nella realtà, ad altri ancora di poter coltivare amicizie solo digitali senza alcun interesse ad incontrarsi veramente.

Mondo reale e virtuale 

Per parlare del confine e dell'interazione che c'é tra le due dimensioni mondo reale e mondo virtuale si sono scomodati sociologhi, filosofi e guru tecnologici. La migliore intellighenzia da più di 10 anni cerca di buttare un occhio al futuro per capire quali ulteriori impatti ci saranno nella società e nei comportamenti delle persone. Non mi dilungherò quindi su questo aspetto. 

Coscienza collettiva e personale

Tramite Facebook ci si influenza a vicenda, si diffondono pensieri che alimentano giorno per giorno una coscienza collettiva, con una pervasività che in passato solo la TV ha avuto ma con una pluralità di contenuti molto maggiore.
Quello che si dice in generale su Facebook ha una valenza comune, ma anche quello che un singolo scrive può anche rappresentare una sorta di coscienza personale.

Si scrivono post anche per parlare con se stessi, "dai che ce la faccio" , "non devo rifarlo" ad esempio sono frasi di auto convincimento che dovrebbero restare intime, senza un significato comprensibile fino in fondo dagli altri, e che invece che vengono inserite su Facebook per 2 motivi:  il primo perchè si pensa di avere un pubblico interessato (ricerca di attenzione in attesa che qualcuno commenti), il secondo perchè sembra quasi che qualsiasi cosa scritta sul proprio stato abbia più forza, venga scolpita nella roccia e rappresenti la verità a cui far poi riferimento.

Non basta più pensarle le cose, ma per rafforzarle é meglio scriverle anche sul profilo FB, in modo da avere una conferma esterna, un auto convincimento personale e poi per lasciarle li, metterle nella storia.

FB é un sistema in cui di fatto risiedono parti importanti della coscienza collettiva e di quella personale.

Collegamento con l'aldilà 

Nelle dinamiche del social network piú famoso quindi si incrociano più dimensioni: realtà, mondo virtuale e coscienza, ma non basta, c'é anche la dimensione ultraterrena.

Oltre a fungere da bacheca globale per necrologi e condoglianze virtuali, in particolare quando muoiono personaggi famosi che tutti sentono il dovere di salutare fingendosi da sempre estimatori, su FB si parla anche con i morti.

Ebbene si, si mandano comunicazioni dirette ai defunti: "ciao mamma, mi manchi tanto",  "é passato un anno da quando ci hai lasciato e.....",  "oggi sarebbe stato il tuo compleanno, auguri amico mio".

Ma nell'aldilà c'é Internet ?
Se scrivo un pensiero a mio nonno lo leggerà anche se non ha mai acceso un computer? Avrà imparato oppure (chiaramente sta in paradiso)  offrono un servizio Cloud?
Facebook è diffuso in paradiso e G+ all'inferno ? o viceversa?

Strano che non abbiano ancora fatto un film in stile Ghost in cui un morto risponde ai commenti e crea eventi su Facebook.

Ironia a parte, chi inserisce messaggi di questo tipo lo fa anche in questo caso per dargli forza e renderli persistenti, ma forse una piccola speranza che vengano letti esiste, perché no.


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