lunedì 28 luglio 2014

Come scegliere il nome di un Software

Il vostro nuovo progetto o prodotto software ha bisogno di un nome ?

La scelta del nome è un fattore molto importante in quanto, dopo giorni passati a scervellarvi giocando con gli acronimi e attaccando parole tipo "FantasticWare" o "MySoft",  e dopo mesi di lavoro investiti nello sviluppo del progetto, è molto brutto poi scoprire che è un nome già utilizzato oppure che non è propriamente adatto al tipo di software che state rilasciando.

La decisione di come chiamarlo deve essere presa molto rapidamente all'inizio di un progetto. Chiaramente non è un aspetto fondamentale ma un buon nome può aiutare un prodotto ad avere successo sul mercato, ad avere un migliore appeal verso i clienti ed una maggiore visibilità generale.

Di seguito alcuni suggerimenti per scegliere un nome efficace ed evitare gli errori più comuni.

Corto è meglio 

Un nome accattivante ed incisivo deve essere breve, preferibilmente di poche sillabe, facilmente utilizzabile su documenti, presentazioni, email e nelle discussioni di tutti i giorni.
Se possibile, scegliere un nome che inizia con una delle prime lettere dell'alfabeto in modo che verrà elencato in cima a liste di software, elenchi di prodotti, ecc.

Comprensibile, mnemonico, facile da pronunciare e da scrivere

Bisogna valutare attentamente se il nome è ben comprensibile, facile da memorizzare e quindi non passibile di storpiature. Chi lo sente deve essere subito in grado di ripeterlo, di scriverlo e di cercarlo sui motori di ricerca senza margini di errore.
Se avete intenzione di scegliere un nome in una lingua straniera (es. in inglese), consultate prima qualcuno che è di madre lingua per valutare se la scelta è opportuna ed evitare parole non corrette o che magari hanno un doppio significato e potrebbero essere imbarazzanti.

Non cercare acronimi a tutti i costi

Non è obbligatorio che un nome sia determinato da un acronimo.  Le parole che lo compongono vengono subito dimenticate mentre quello che resta è solo il nome.
Quindi il suggerimento è quello di preferire un bel nome ad un brutto acronimo.

Non già utilizzato

Evitare di scegliere un nome che sia già uguale o simile ad uno già utilizzato nello stesso ambito di mercato. Valutare sempre l'opportunità delle parole scelte a seconda del contesto (cliente, competitors, mercato).
Google è un ottimo strumento per fare tutte le ricerche del caso.

Marchio non già registrato

Assicurarsi che su quel nome/marchio non ci siano diritti già registrati (copyright, trademark).

Per verificare se un marchio nazionale e' registrato:

• UIBM - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (marchi italiani)
  URL: http://www.uibm.gov.it/uibm/dati/

• UAMI - Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (marchi europei comunitari)
  URL: http://oami.europa.eu/CTMOnline/RequestManager/it_SearchAdvanced_NoReg

• OMPI - Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (marchi internazionali)
  URL: http://www.wipo.int/branddb/en/index.jsp

• TMview - Servizio di ricerca cumulativa in 12 Uffici marchi nazionali dell'UE
  URL: http://www.tmview.europa.eu/tmview/welcome.html?language=it

Su Internet naturalmente è possibile reperire ulteriori informazioni su siti specializzati come ad esempio: http://www.marchiodimpresa.it/marchio/ricerca-marchio/ oppure su: http://www.tutelamarchio.com

Dominio internet disponibile

Se si ha intenzione di dare visibilità sulla rete al proprio prodotto, diventa fondamentale acquisire il dominio internet con lo stesso nome. Tipicamente i più importanti per un prodotto italiano sono quelli con i suffissi .it e .com, quindi il consiglio è quello di registrarli entrambi  (es.:  www.miosoftware.com www.miosoftware.it), mentre per i prodotti di community opensource spesso si preferisce .org.

Per verificare se un dominio internet è disponibile:
• WHO IS 
  URL: http://whois.domaintools.com/

Utilizzo di parole che descrivono la tipologia di prodotto

In molti casi può essere utile l'inclusione all'interno del nome di una parola che definisce il tipo di software (ad esempio MyEditor nel caso di sviluppo di un tool di editing, oppure GoodMonitoring per una applicazione di controllo).  La scelta può essere opportuna per far capire subito di cosa si tratta.

Impatto grafico

Valore aggiunto può essere anche il suo potenziale grafico, un nome vincente può infatti essere fonte di ispirazione per un bel logo e per le immagini di presentazione utilizzate dal marketing.



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domenica 13 luglio 2014

La rivincita del tablet con Windows 8.1

Dopo più di un anno di utilizzo di alcuni tablet Android (Lo smartphone Android come un PC), mi sono convinto a provarne uno con Windows 8.1 ed ho acquistato un HP Omnia 10.

Non avevo grandissime aspettative ma invece devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla fluidità di funzionamento, dalla qualità costruttiva del prodotto e soprattutto dalla completezza funzionale che ti può ridare un sistema operativo progettato per coprire i requisiti di un PC. 


I Pro

Pur confermando quanto si legge in giro, cioè che per un dispositivo Touch le modalità di utilizzo di Windows 8.1 non sono così intuitive e ci si confonde spesso nel passare dal Desktop alla schermata Start e viceversa, sono però molto soddisfatto della facilità con cui si possono sfruttare tutte le funzionalità senza problemi.

Dopo un anno passato a cercare work around software, cavetti ed adattatori per connettere Android alle diverse periferiche (stampante, tastiera, mouse, memorie USB, monitor HDMI, ecc.), a selezionare App adeguate per un utilizzo più professionale, con il nuovo tablet Windows da questo punto di vista sono rinato.

Ho attaccato i cavi ed ha funzionato subito (la dotazione di porte è finalmente adeguata), ho acceso il bluetooth e si connesso senza problemi, ho installato i programmi che sono abituato ad utilizzare sul PC e tutto il mio ambiente di lavoro è stato facilmente predisposto.

Riguardo alle App, il Windows Store sicuramente non è fornito come quello Apple o Google, ma il problema è di poca importanza visto che su Win8.1 si possono installare anche programmi desktop normali.

Un altro aspetto che ho apprezzato molto è quello di poter utilizzare finalmente un browser come si deve e quindi:
  • accedere in automatico ai siti in formato desktop e non a quelli riformattati per i monitor dei dispositivi mobili (Come funziona "Richiedi sito desktop" di Chrome) ;
  • utilizzare le applicazioni e le estensioni del browser preinstallate (utilizzo Chrome ma sarebbe stato ugualmente utile con Firefox).

I Contro

  • Per un utilizzo touch in movimento (in fondo il tablet nasce proprio per quello), si paga qualcosa in termini di usabilità; 
  • L'interfaccia è ancora un ibrido con ampi margini di miglioramento e quindi la User Experience Touch non è così entusiasmante;
  • Le App disponibili per l'interfaccia Metro (mi pare che Microsoft abbia ripudiato questo nome) sono per numerosità e maturità molto inferiori rispetto a quelle presenti su Apple Store e Google Play.  

Considerazioni

Come in tutte le scelte, dipende da quali sono le necessità e da cosa ci si vuole fare.

Se il tablet vi serve solo per navigare su internet, utilizzare i social, fare video, foto e fotoritocco, ecc., sicuramente sono ancora preferibili IPad e Android, ma se la necessità è anche quella di avere uno strumento che all'occorrenza può essere soddisfacente per un uso più professionale, allora la soluzione con Windows 8.1 potrebbe essere la più opportuna.

Attenzione: nella scelta di un tablet Windows per un uso più completo, consiglio di fare molta attenzione all'allestimento HW del tablet (porte usb e hdmi, memoria, presenza di slot per scheda sd) e soprattutto al sistema operativo che deve essere la versione 8.1 e non la RT che consente solo l'installazione di App e non di programmi desktop.  

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giovedì 10 luglio 2014

Programmi, APP o funzionalità sul Cloud ?

Probabilmente ancora non è evidente qual'è la soluzione migliore per la realizzazione di funzionalità utente che hanno una GUI (Graphic User Interface).

Prima c'erano, e ci sono ancora, i Programmi installati sui PC,
poi sono arrivate le App che in fin dei conti sono sempre dei programmi, scaricati da repository ufficiali, da installare sugli Smartphone, sui Tablet e più di recente anche sui PC stessi.

Parallelamente, con l'evoluzione delle tecnologie web e l'incremento della velocità della rete, sono arrivate le prime funzionalità on line, soprattutto di tipo office (es. Google Drive, Microsoft OneDrive, Office 365), ed utilizzabili tramite il solo browser, senza bisogno di installare nulla sul proprio device.
Sul web ce ne sono tantissime, di tutti i tipi e sempre più evolute: per il foto ritocco, video editing, document conversion, data analytics, grafica, ecc., alcune anche molto complete e ben fatte.

Le stesse aziende, leader del mercato del software, hanno raccontato che il futuro è nel Cloud, con risorse, funzionalità e servizi SaaS (Software as a Service) utilizzabili direttamente on line, ma nel contempo si sono smentite da sole imponendo alla clientela l'utilizzo di Store ufficiali da dove effettuare il download delle applicazioni. 

Google ha invaso il mercato con Android che fonda tutto sulle App e poi ha prodotto Chromebook che è utilizzabile solo essendo connessi ad internet accedendo alle funzionalità Cloud, per poi recentemente fare un passo indietro dichiarando che permetterà di installare App anche sul sistema operativo ChromeOS.

Non è stata da meno Microsoft che sull'ultimo Windows 8.1 consente di installare sia programmi tradizionali che App. 

Sui diversi repository ufficiali (Apple Store, Google Play, Windows Store) proliferano App ibride che sfruttano gli stessi servizi già raggiungibili sul cloud con il browser.
Molte di queste non sono altro che semplici cornici alla pagina web che implementa la vera funzionalità.

Nonostante con le ultime tecnologie web si realizzino interfacce grafiche che non hanno nulla più da invidiare, si continuano a sviluppare anche doppioni funzionali con App e programmi da installare che replicano di fatto le stesse modalità di utilizzo.
Ad esempio, che senso ha sviluppare una App di news, quando si ha già un sito web responsive che pubblica le notizie ?  E' solo un a tattica marketing per avere una propria icona/logo sul telefono di chi la installa oppure c'è una reale motivazione funzionale ?

Chiaramente hanno una reale utilità le App che possono funzionare in locale senza bisogno di essere connessi ad internet o che fanno delle notifiche automatiche all'utente, ma negli altri casi qual'è lo scopo se non quello pubblicitario ?

In un momento di convergenza funzionale tra PC e terminali mobili (Smartphone e Tablet), è emblematico il mix che si è creato sui nostri device dove proliferano link, app e programmi.

Installo il Programma, la App oppure vado sul Sito ?
Nel dubbio tutti e tre, per non perdermi niente.

Forse è proprio il mix la soluzione più giusta.

Boh....




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